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Armonografo a tre pendoli con effetto 3D e stereo, seconda parte

Relazione tra le frequenze delle onde sonore di uno strumento musicale e le oscillazioni combinate dei tre pendoli di un Armonografo

In questa pagina vedremo come si può ottenere un effetto tridimensionale usando una piccola serie di immagini.

E se avete a disposizione quegli occhialini con una lente rosa ed un verde, vedrete delle immagini stereografiche, che accentuano l'illusione tridimensionale di un'immagine bidimensionale.

img. 1 Unisono. 1:1

rota_stereo1.jpg

L'illusione del movimento si ottiene simulando varie oscillazione dei pendoli variandone l'ampiezza, la velocità e il momento del rilascio dell'asta che traccia le curve se ad ogni oscillazione, si ha l'accortezza di fare in modo che gli

img. 2 Unisono. 1:1

rota_3D1.jpg

Ispostamenti siano molto picccoli, si possono ottenere delle sequenze di immagini che viste in rapida successione creano delle belle animazioni. http://gifmaker.me/ A questo indirizzo si può montare una animazione in pochi minuti, è gratis e non richiede registrazioni. Almeno fino a Gennaio 2016.

img. 3 Ottava. 2:1

rotatoria_stereo.gif

Questa animazione rende ancora meglio la tridimensinalità perchè usa l'effetto stereografico, ossia usa due immagini quasi uguali, ossia sono ottenute con una leggera sfasatura angolare, e 2 colori diversi,

img. 5 Quinta 3:2

rota_stereo1.jpg

in questo modo quando sono sovrapposte, la piccola distanza e i due colori diversi quando vengono visti con gli appositi occhialini creano l'illusione di una profondità, che in effetti non esiste.

img. 6 Quinta 3:2

art_esagono.jpg

Simulazione armonografo a tre pendoli con movimento rotatorio concorde.

img. 7 Sesta Magg. 5:3

art_esagono.jpg

Simulazione armonografo a tre pendoli con movimento rotatorio discorde.

Terza Magg. 5:4 img. 9

rota_a14b.jpg

Simulazione armonografo a tre pendoli con movimento rotatorio discorde.

Terza Mag 5:4 img. 10

rota_a14b.jpg

Simulazione di movimento rotatorio con l'ampiezza di una oscillazione invertita.

artb33.png
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artb35.png
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Le ultime 6 immagini mostrano come l'armonografo virtuale possa realizzare immagini molto più spettacolari.
L'armonografo reale ad esempio non può variare i colori delle sue linee mentre vengono tracciate, la gamma di curve possibili è più limitata, i parametri riguardanti la velocità l'ampiezza e la durata delle oscillazioni dei pendoli sono difficili da coordinare, infine può tracciare solo linee continue, quest'ultima limitazione rende praticamente impossibile distinguere le varie linee quando ci sono un grande numero di oscillazioni con un percorso molto ravvicinato o che si sovrappongono, perchè alcune zone del piano vengono completamente coperte formando delle macchie compatte.

L'armonografo virtuale elimina una grande parte di questi inconvenienti, in particolare con l'utilizzo combinato delle funzioni seno, coseno e tangente si rendono disponibili una grande varietà di curve, inoltre la possibilità di tracciare sia curve continue, sia fatte da punti più o meno ravvicinati, permette di visualizzare molte immagini che con la sola line continua non si potrebbero vedere distintamente.
L'immagine num. 6 ad esempio se fosse tracciata con una linea continua, avrebbe come conseguenza che tutta la parte esterna sarebbe coperta da linee talmente ravvicinate e sovrapposte che sarebbe impossibile distinguerle e lo stesso accadrebbe per la parte centrale che assumerebbe la forma di una grossa macchia.
Come potete vedere anche le immagini num. 7, 10, 12 e 14 sono realizzate utilizzando dei punti più o meno distanziati invece di line continue.



Questa è la scheda numero 7

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